Quando ci troviamo a disegnare una nuova pantofola, ci poniamo sempre la domanda: come possiamo renderla più bella e comoda? Apparentemente, queste due caratteristiche sembrerebbero antitetiche: spesso nel mondo della calzatura si pensa che un modello comodo non possa essere anche elegante, e viceversa.
Eppure noi siamo convinti che sia possibile seguire una via diversa, in cui la qualità dei materiali e la pulizia delle forme offrono il giusto equilibrio tra design e comfort. Secondo la nostra filosofia, l’aspetto estetico non può prescindere dal benessere del corpo e dello spirito, soprattutto tra le mura domestiche.
In ogni calzatura togliamo il superfluo e lasciamo l’essenziale, per favorire il relax di chi la indossa e lasciargli assaporare la bellezza delle cose semplici, come una colazione in famiglia o una cena con gli amici. Occasioni preziose di condivisione, in cui celebriamo l’importanza dei legami tra le persone a cui teniamo di più.
Per questo ci sentiamo molto vicini all’idea di bellezza dell’antica Grecia, intesa come tutto ciò che offriva all’occhio e alla mente ordine e simmetria, proporzione e armonia. In realtà il concetto di kalòs era ben più ampio e si estendeva alla sfera dell’etica umana: chi era bello doveva essere anche buono (agathòs), ovvero valoroso, nobile e ben educato. Da qui nacque il termine kalokagathìa, che appunto esprimeva il comportamento di una persona in cui la grazia del fisico corrispondeva alla perfezione morale.
La nostra etica produttiva cerca di avvicinarsi a questo ideale di eccellenza, attraverso la scelta di affidarci ad artigiani esperti anziché alla produzione in serie, la selezione di materiali naturali di alta qualità ed ecosostenibili, l’attenzione ai rapporti umani con i clienti, i fornitori e i negozianti.
Questa filosofia ci porta talvolta ad andare controcorrente, prendendo delle decisioni che vanno spesso contro la logica del profitto economico. Ma sono scelte di cui andiamo orgogliosi, coerenti con il nostro modo di sentire.